martedì 15 giugno 2010

In onore della mia amica MAFALDA.


Come corre il tempo! E' già passato un'anno e mezzo da quando ho avuto l'onore di conoscere (anche se veramente non la conosco personalmente) La mia amica MAFALDA. Ormai ho interagito con lei talmente tanto, che penso di conoscerla da sempre. Abita a Palermo e in suo onore scrivo questa ricetta che viene proprio dal suo paese, che lei ama tanto!
Cassata al forno di Palermo
Ingredienti:
Farina per dolci gr. 500, sugna (o burro) gr. 200, zucchero gr. 100, uova 2 e due tuorli, marsala mezzo bicchiere, sale un pizzico.
Per il ripieno: ricotta fresca gr. 800 zucchero gr. 500, cioccolato fondente gr. 150, zuccata gr. 100.Impastate la farina, con le uova, lo zucchero, la sugna o burro, il marsala e il sale e fate una pasta frolla, che lascerete riposare per qualche ora.
Preparate quindi la crema di ricotta: prendete la ricotta freschissima e passatela al setaccio, (io ad esempio, non passo la ricotta al setaccio, forse perchè non sono una grande cuoca, ma soltanto una donna che cucina). Aggiungete lo zucchero, la vaniglia, pezzetti di cioccolato, dadini di frutta candita e mescolate bene in modo da farne una crema omogenea. Tagliate in due parti la pasta frolla e spianatela in foglie rotonde non troppo sottili. Foderate con una di queste il fondo e i bordi di una teglia unta di burro e spolverata di farina. Riempite con la crema di ricotta e ricoprite la torta con la rimanente foglia di pasta frolla. Passate a forno moderato per circa mezz’ora. A fine cottura, sfornate e lasciate intiepidire; poi, spolverizzatelo di zucchero a velo e servite. Buona settimana!
PS. Nel ripieno io personalmente starei indietro con lo zucchero di qualche etto, sono certa che verrà squisita lo stesso.
Altra cosa: la zuccata. Ammetto la mia ignoranza. Pensavo che fosse battere la testa da qualche parte, ma in cucina non era possibile, allora mi sono documentata perchè non sapevo cosa fosse, ora lo so! (potere dell'amico PC). E' una sorta di zucca candita che (dicono) si usi a Palermo e viene impiegata anche come farcitura di alcuni biscotti. Io non la metterò, penso che il dolce sarà valido ugualmente, se poi senza questo ingrediente dovesse fare schifo, vorrà dire che mi adopererò per imparare questa benedetta zuccata.

Ricetta copiata da: (sempre cucinare con allegria)

2 commenti:

  1. Grazie cara Assunta , riconosco che hai azzeccato le dosi in maniera perfetta , posso solo aggiungere che questo dolce raggiunge il massimo del piacere se gustato "riposato " , quindi sarebbe opportuno prepararlo il giorno prima , magari accomagnato dallo ZIBIBBO ,un vino liquoroso che lo accompagna benissimo .

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  2. Con il tuo commento ho imparato un'altra cosa, non appena avrò un po di tempo, farò il dolce, ma penso che lo zibibbo è difficile trovarlo dalle nostre parti. Comunque m'informerò. Grazie

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