martedì 22 giugno 2010
sesso... sfrenato.
olitamente la barzelletta (pepata) quel tanto che basta, senza nessuna volgarità, suscita un'ilarità incontenibile e da sempre piace, perchè tante volte in chiave ironica, rispecchia in pieno le miserie umane. Questa mi è stata raccontata da una carissima amica, che ha capito quanto io adori ridere con le barzellette.
Don Gennarino, 42 anni, un metro e sessanta, senza capelli e secco secco, aveva aspettato tanto, ma alla fine c'era riuscito a portare sull' altare la bella donna Cuncetta: 37 anni e 140 Kg. Proprio 'nu piezz' 'e femmena.
I due avevano già salutato amici e parenti e si erano ritirati felici ed emozionati a consumare la prima notte di matrimonio. Donna Cuncè finalmente. Don Gennarì, che emozione, Io andrei in bagno a mettermi il pigiamino, Voi permettete? Prego don Gennarì, ma fate presto. Io intanto mi accomodo sul letto.
Rimasta sola, donna Cuncetta preparò il letto e si tolse quel fastidiosissimo corpetto che l' angustiava poichè le restringeva la circonferenza della vita di oltre un metro. Fu una vera esplosione di grasso.
Don Gennarino nel frattempo aveva indossato un bel pigiamino rosso, con tutti PonPon, comprato apposta per camuffare un pò la sua spettrale magrezza. I due si ritrovano dopo un pò sul letto e vinta l'emozione, don Gennarino esclama: Donna Cuncè, voi permettete?
Don Gennarì Vostro dovere! Ezzacchete! Donna Cuncè è entrato? No! Don Gennarì, avete preso una piega di grasso! Don Gennarino era mortificato, rosso rosso, si ritirò in un angolo, ma dopo un pò ritornò all'attacco: Donna Cuncè, voi permettete? Don Gennarì ripeto, dovere vostro. Zac! Donna Cuncè è entrato? No! Don Gennarì avete preso un' altra piega di grasso! Era ormai una questione di orgoglio. Zac! Donna Cuncè è entrato! No! Don Gennarì, avete preso ancora un'altra piega di grasso! Il povero don Gennarino, ormai sfiduciato dice:
Donna Cuncè, Me facite 'nu grande piacere? Don Gennarì, chiedete pure, Me putite fa 'na pisciatina orientativa?
Pilloline di saggezza: Al corvo il canto del figlio, sembra canto di usignolo!
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